Adoro le graffe! Ogni volta che mi capita di fare colazione al bar la scelta ardua si contende sempre tra loro e la sfogliatella frolla, un altro mio dolce super preferito. Farne una versione light, in vista poi di Carnevale mi è risultato davvero facile e il risultato è stato sorprendente! Fritte o al forno? Be’, se parliamo di gusto sarò onesta: frittura batte forno. Ma sta a voi decidere, all’uomo di casa le ho fritte mentre io le ho gustate senza nessun rammarico cotte al forno e sono rimaste morbidissime per 3 giorni!
LE MIE CIAMBELLE DI PATATE:
Lo so che le feste sono finite da poco, ma mi rifiuto di parlarvi di detox o restrizioni: francamente non mi sono abbuffata tra Natale e la Befana (è un comportamento alimentare radicato nella nostra cultura ma che andrebbe senz’altro analizzato a fondo) e se anche l’aveste fatto… pazienza! Vi siete goduti il cibo e i momenti di spensieratezza a tavola? E allora si ricomincia come sempre, niente di più e niente di meno. Quello che ho fatto io – lo ammetto: essendomi concessa qualche dolce in più del solito – è stato limitare di nuovo lo zucchero e i grassi, ma nulla che non faccia già durante l’anno. E quindi sì, eccovi qui una bella ricetta dolce. Le graffe sono uno dei miei dolci da bar preferiti e ne ho un ricordo spensierato di quand’ero piccola e quasi la pasta mi copriva la faccia e lo zucchero me lo ritrovavo anche nei capelli… Non a tutti piace l’impasto con le patate, ma per questa ricetta è d’obbligo! Fritte o al forno deciderete voi… io non condanno nessuna scelta. 😛
EDIT DI MAGGIO 2020:
Le ho rifatte durante questa quarantena modificando un po’ la ricetta, che in origine non prevedeva uova: ne ho aggiunto solo una, che garantisce morbidezza estrema, mentre l’eritritolo è stato sostituito da poco zucchero: le ciambelle così sono decisamente più equilibrate e facilmente riproducibili anche con ingredienti che durante il lockdown erano di difficile reperimento! Il risultato è piaciuto sia a me che a S. tantissimo! Se avevate provato la vecchia ricetta, vale la pena convertirvi a quest’altra, anche perché ho affinato un po’ le mie tecniche e il risultato mi ha fatto decidere di venir qui a ritrattare; benché ogni ricetta che pubblico è super calibrata, non ce la faccio a non modificarle e riadattarle in base anche a come muto io nel tempo. Anche le ricette raccontano una storia, spero vi faccia piacere leggere la mia!
La ricetta è:
- Senza burro
- Senza lattosio
Informazioni nutrizionali: (per 1 graffa)
| Calorie: 140 | Carboidrati: 18 g |
| Proteine: 3 g | Grassi: 4 g |
Ingredienti
Istruzioni
- Prima di iniziare la preparazione ho messo in infusione nell'amaretto le scorzette di mezzo limone e qualche semino di vaniglia (va bene 1/2 cucchiaino di vanillina) e ho bollito le patate, che poi ho schiacciato e fatto raffreddare.
- Nel frattempo ho preparato il lievitino con l'acqua, il lievito sciolto e tanta farina presa dal totale quanto basta per ottenere una sorta di pastella che ho lasciato lievitare per un'ora.
- Una volta lievitato il lievitino ho aggiunto l'uovo, il liquore, la patata schiacciata e il resto degli ingredienti.
- Ho iniziato ad impastare fino ad ottenere un panetto liscio e non appiccicoso, potrebbe essere necessaria pochissima altra farina.
- Ho coperto e ho lasciato lievitare fino al raddoppio (nel forno spento con la luce accesa per la prima mezz'ora ci sono volute 3 ore).
- Dopodiché ho steso l'impasto e ho ricavato 12 ciambelline: taglio la forma utilizzando un bicchiere e poi creo un buco al centro con le dita, allargando bene.
- Le ho lasciate lievitare sulla teglia da forno ben distanziate per un'altra ora, dopodiché ho infornato a forno preriscaldato a 180° ventilato per circa 12/15 minuti, ma tenetele d'occhio! Sono buonissime tiepide con un velo di zucchero, ma reggono bene anche più giorni.
Note
- Si sono mantenute morbidissime per 3 giorni, poi sono finite!
- Anche fritte sono celestiali, basta rotolarle ancora calde nello zucchero aromatizzato con un po' di cannella.
- Si possono congelare da crude dopo averle formate, dopodiché vanno tirate fuori 8 ore prima di essere infornate. Altrimenti congelatele da cotte e raffreddate e riscaldatele nel forno all'occorrenza.